Quantified self: Grocy ERP

Quantified self: Grocy ERP

Sapere sempre cosa c’è in dispensa, cosa manca e cosa sta per scadere: da questa esigenza nasce Grocy ERP, un sistema open source sviluppato dal software engineer Bernd Bestel con l’obiettivo di introdurre anche nella gestione di casa le logiche tipiche degli ERP, strumenti nati per coordinare e automatizzare ogni aspetto della gestione aziendale.

Un ERP che va oltre il frigorifero

Adattare l’approccio ERP all’ambiente domestico si traduce in una maggiore organizzazione: dalla dispensa alle scorte, dalle scadenze alla spesa, tutto è sotto controllo per ridurre gli sprechi e semplificare la vita quotidiana.

La possibilità di Grocy ERP di monitorare le scorte alimentari, gestire ricette dettagliate e la presenza di un’API che consente di creare integrazioni lo rendono uno strumento molto flessibile e potente. Al momento sto utilizzando la versione 4.5.0 (changelog) installabile via docker:

version: "3.3"

services:
  grocy:
    image: lscr.io/linuxserver/grocy:latest
    container_name: grocy
    environment:
      - PUID=1000
      - PGID=1000
      - TZ=Europe/Madrid
    volumes:
      - /docker/grocy:/config
    ports:
      - 9283:80
    restart: unless-stopped

Questo file docker-compose.yml avvia Grocy come container Docker utilizzando l’immagine ufficiale di LinuxServer. Inoltre dobbiamo ricordarci di salvare i dati in locale, ad esempio nella cartella /docker/grocy. L’applicazione è accessibile dal browser all’indirizzo http://localhost:9283 e si riavvia automaticamente in caso di arresto, salvo che venga fermata manualmente.

Pianificazione degli acquisti

Negli anni, viaggiando come digital nomad e facendo la spesa in paesi diversi – dall’Italia alla Spagna, dalla Colombia ad altri ancora – ho imparato una regola d’oro: mai uscire di casa senza una lista della spesa, che sia su carta o in un’app, e soprattutto attenersi ad essa senza eccezioni.

Spesso usciamo con l’intenzione di acquistare solo pochi prodotti, ma finiamo per tornare a casa con molto più del necessario. Un altro accorgimento fondamentale è fare la spesa a stomaco pieno, specialmente quando ci capita di girovagare senza meta tra gli scaffali. Uno studio dell’Università del Michigan ha dimostrato che la fame non influisce solo sull’acquisto di alimenti, ma può spingerci a comprare anche oggetti non necessari.

Fare la spesa a stomaco pieno e con una lista ben definita si rivela quindi una strategia efficace per evitare acquisti impulsivi e risparmiare denaro. In questo senso, Grocy si rivela un prezioso alleato: automatizza la creazione della lista della spesa, suggerendo cosa acquistare in base alle scorte minime impostate. Ad esempio, siccome consumo spesso il tonno Zenu (in acqua), imposto la soglia minima a uno: quando la scorta scende sotto questo limite, Grocy lo inserisce automaticamente nella lista.

La pianificazione degli acquisti e dei pasti consente di comprare solo ciò che è davvero necessario. Grocy aiuta anche a monitorare le scorte alimentari, le date di scadenza e i consumi. Per esempio, può ordinare gli alimenti in base alla loro prossimità alla scadenza e aggiornare automaticamente le date quando si consuma parzialmente un prodotto.

Esperienza d'acquisto

Il modo più semplice e immediato per inserire un nuovo prodotto in Grocy è attraverso la sezione Acquista, che riproduce l’esperienza dell’acquisto. Qui è possibile digitare il codice a barre manualmente oppure utilizzare uno scanner per rendere l’operazione ancora più rapida.

L’interfaccia è ancora più efficiente grazie alla possibilità di integrare uno scanner di codici a barre, che semplifica e velocizza la registrazione dei prodotti.

Registrare un prodotto

Se il codice non è ancora presente nel database, Grocy apre automaticamente una finestra che propone alcune opzioni fra cui creare un nuovo prodotto da zero, compilando campi come nome, unità di misura, quantità e altri dettagli; oppure assegnare il codice a un prodotto già esistente, una soluzione ideale per gestire varianti simili sotto un’unica voce (ad esempio, formati diversi della stessa marca di acqua).

Per chi acquista grandi quantità dello stesso articolo, è possibile disattivare la scansione automatica dopo ogni lettura: una funzione comoda che consente di inserire più unità in modo rapido e continuo, senza dover ripetere l’operazione manualmente ogni volta.

Grocy mette a disposizione una modalità di registrazione ancora più veloce grazie all’integrazione con Open Food Facts, un ampio database collaborativo di prodotti alimentari fondato nel 2012 da Stéphane Gigandet ("Open Food Facts: mangiare meglio con Python", 2022).

Quando si inserisce un codice a barre non riconosciuto, il sistema propone automaticamente di cercare le informazioni online. Se il prodotto è presente nel database, Grocy è in grado di compilare in autonomia i campi principali: nome, quantità, unità di misura, etc.

Tuttavia, questa funzionalità non è sempre affidabile: in alcuni casi, anche se il prodotto è presente su Open Food Facts, il recupero dei dati non funziona correttamente da desktop. Al contrario, sembra dare risultati migliori utilizzando l'app per smartphone.

Devo lo butto?

L’utilizzo di Grocy per la registrazione dei prodotti mi ha portato a prestare maggiore attenzione alle etichette, aiutandomi a distinguere tra le diciture “da consumarsi preferibilmente entro” e “da consumare entro”. Questa consapevolezza si è rivelata utile per prevenire lo spreco di cibo ancora perfettamente commestibile.

La frase “da consumarsi preferibilmente entro” indica infatti il termine minimo di conservazione: superata questa data, il prodotto può aver perso parte delle sue qualità organolettiche, come sapore o consistenza, ma non è detto che sia dannoso per la salute. In questi casi, è importante valutare il prodotto con attenzione, anziché scartarlo automaticamente.

Diverso è il significato della dicitura “da consumare entro”, che rappresenta la data di scadenza vera e propria. Superato questo termine, il consumo dell’alimento è sconsigliato, poiché potrebbero esserci rischi per la salute.

Dove lo conservo?

Anche in questo caso, l’utilizzo di Grocy si è rivelato prezioso: mi ha spinto a riflettere non solo su cosa conservare, ma soprattutto su dove conservarlo. In dispensa, in frigorifero o nel congelatore? Assegnare consapevolmente a ciascun alimento il suo spazio ideale non è solo una questione di ordine: significa prolungarne la durata, preservarne la qualità e ridurre gli sprechi.

Il frigorifero, in particolare, ha trasformato il nostro modo di conservare il cibo. Mantenendo una temperatura compresa tra i 2 °C e i 4 °C, rallenta la proliferazione dei batteri e le reazioni chimiche che causano il deterioramento. Ma perché sia davvero efficace, è fondamentale sapere come organizzarlo: carne e pesce andrebbero collocati nella parte più fredda, frutta e verdura nei cassetti umidi, latticini e avanzi nei ripiani centrali, mentre le uova dovrebbero stare lontano dallo sportello, dove la temperatura è più instabile. Infine, il congelamento rappresenta un valido alleato per la conservazione a lungo termine, a patto di usarlo correttamente. È importante sigillare bene carne e pesce per proteggerli da disidratazione e odori, mentre le verdure andrebbero sbollentate prima di essere congelate, per disattivare gli enzimi che altrimenti le deteriorerebbero. E per scongelare in modo sicuro, l’ideale è farlo lentamente in frigorifero, evitando temperature ambiente che favoriscono la proliferazione batterica.

Non tutti gli alimenti, però, beneficiano del freddo. Alcuni – come patate, cipolle, aglio, pomodori e diversi frutti tropicali – si conservano meglio a temperatura ambiente, in dispensa, cioè in un luogo fresco, asciutto e buio.

Grazie a Grocy, ho imparato a prestare maggiore attenzione a questi dettagli, trasformando piccoli gesti quotidiani in abitudini più sostenibili e consapevoli.

Ricette

Grocy non si ferma alla sola gestione del cibo. Consente infatti di creare e salvare ricette, pianificare i pasti settimanali e verificare in tempo reale se tutti gli ingredienti necessari sono disponibili. Inoltre, per ogni ricetta è possibile visualizzare automaticamente le calorie totali, facilitando così un’alimentazione più consapevole. In questo modo, la cucina diventa un’attività organizzata, efficiente, quasi scientifica.

Tracciamento delle calorie

Grocy ERP, pur non essendo pensato appositamente per il self-tracking calorico, offre funzionalità che si prestano bene a questo scopo. Ad esempio, è possibile inserire nella descrizione del prodotto una tabella dettagliata con i valori nutrizionali, rendendo facile consultare rapidamente le calorie per porzione o per 100 grammi.

Grocy, come abbiamo già visto per le ricette, offre un supporto di base al monitoraggio dell’apporto calorico tramite la voce "Energia".
Nel mio caso, per sfruttare correttamente questa funzione, è stato necessario inserire manualmente una tabella con i valori nutrizionali nella descrizione del prodotto, come mostrato in precedenza. Solo così è possibile calcolare con precisione l’apporto energetico complessivo — in questo caso 174 kcal per lattina — e riportarlo nel campo dedicato.

Il vantaggio di avere questo valore registrato in un campo strutturato è che può essere facilmente recuperato tramite l’API di Grocy. Questo apre interessanti possibilità di integrazione: ad esempio, possiamo utilizzare questi dati all’interno di un modello LLM per generare suggerimenti personalizzati su cosa mangiare, sulla base delle calorie disponibili in dispensa o delle esigenze nutrizionali giornaliere. Questo approccio via API ci consentirebbe di integrare il tracciamento calorico, semplice ma efficace, offerto da Grocy non solo nella gestione degli alimenti in ambito domestico, ma anche nell’automazione di strumenti dedicati al quantified self. Il risultato è un ecosistema intelligente e personalizzato, pensato per monitorare in modo consapevole salute e alimentazione.

Sitografia

[0] Dario Bressanini, Ma che freddo fa, Scienza in Cucina, 06/09/2007

[1] Dario Bressanini, La conservazione delle uova, Scienza in Cucina, 16/09/2019

Bibliografia

[0] Dario Bressanini, Pane e bugie. I pregiudizi, gli interessi, i miti, le paure, Chiarelettere, 2010

[1] Dario Bressanini, Le bugie nel carrello. Per una spesa più consapevole. Le leggende e i trucchi del marketing sul cibo che compriamo, Chiarelettere, 2013

[2] Aitor Sánchez García, Mi dieta cojea: Los mitos sobre nutrición que te han hecho creer, Ediciones Paidós, 27/09/2016

[3 ] Dario Bressanini, La scienza della carne. La chimica della bistecca e dell’arrosto, Gribaudo, 2016

[4 ] Aitor Sánchez García, Mi dieta ya no cojea: La guía práctica para comer sano sin complicaciones, Ediciones Paidós, 20/03/2018

[5 ] Dario Bressanini, La scienza delle verdure. La chimica del pomodoro e della cipolla, Gribaudo, 2019

[6 ] Aitor Sánchez García, Tu dieta puede salvar el planeta, Ediciones Paidós, circa 2021

[ 7] Aitor Sánchez García, ¿Qué pasa con la nutrición?: Los grandes debates sobre nutrición que necesitas aclarar, Ediciones Paidós, 2023

Papers

[0] Alison Jing Xu , Hunger promotes acquisition of nonfood objects, PNAS, 17/02/2015

Documentation

[0] r/grocy, Streamlined scanning hardware, Reddit

[1] r/grocy, My setup with tablet and barcode scanner, Reddit

[2] r/grocy, I'm inordinately excited about the eBay purchase that arrived today..., Reddit